Gli scavi eseguiti nel corso degli anni ’80 hanno consentito di conoscere la struttura delle terme. Si è verificato, infatti, che l’edificio è composto da due piani: uno ipogeico e l’altro soprastante che comprende gli ambienti termali canonici (frigidarium, tepidarium, piscina).
L’ambiente ipogeico, al quale si accede attraverso un ingresso posto all’estremità orientale del corridoio, è formato da un corridoio centrale, orientato Est –Ovest, sul quale si aprono tre diverticoli, in direzione Nord – Sud, al di sotto dei quali corre la rete fognaria.
La presenza infatti di un collettore, composto da due tubi e posto lungo la parete settentrionale del corridoio centrale utilizzato per il ricambio delle acque del soprastante ambiente (frigidarium), ha consentito di percepire che al di sotto dell’attuale piano di calpestio dei c.d. cunicoli corresse l’impianto fognario.
L’area ipogeica serviva, anche, come deposito utilizzato per la manutenzione degli impianti di riscaldamento e per l’alimentazione dei servizi dei vani termali come si evince dall’ambiente circolare in corrispondenza del laconicum e dall’apertura in corrispondenza del tepidarium.
L’impianto tecnico e di servizio è stato finora solo parzialmente scavato: esistono infatti, ambienti al momento quasi completamente interrati.
All’interno dell’ambiente, infine, si individuano numerose strutture murarie (muri in pietra calcarea non squadrata in corrispondenza del tepidarium), non pertinenti che rappresentano i muri di fondazione del corpo di fabbrica soprastante (complesso di S. Chiara).

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